giovedì 8 aprile 2010

Il canto del cigno di Gesù


Per tutti coloro che preferiscono la gloria umana alla gloria di Dio e per chi non sa cosa siano la salvezza e la condanna, cose divine e cose umane ... leggiamo i versi del Vangelo di Giovanni capitolo 12, dal versetto 44 al versetto 50

Gesù allora gridò a gran voce: "Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato; chi vede me, vede colui che mi ha mandato.
Io come luce sono venuto nel mondo, perché chiunque crede in me non rimanga nelle tenebre.
Se qualcuno ascolta le mie parole e non le osserva, io non lo condanno; perché non sono venuto per condannare il mondo, ma per salvare il mondo.
Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo condanna: la parola che ho annunziato lo condannerà nell'ultimo giorno.
Perché io non ho parlato da me, ma il Padre che mi ha mandato, egli stesso mi ha ordinato che cosa devo dire e annunziare.
E io so che il suo comandamento è vita eterna. Le cose dunque che io dico, le dico come il Padre le ha dette a me."

Signore, non passa giorno che io non ti pensi o non parli di te con qualcuno, forse il vento porta via le mie parole ma ovunque si posi il tuo nome fiorisce tutto.

2 commenti:

  1. Tutto cio' che Gesu' ci ha lasciato è pura vita.....certo non basta ascoltare, ma mettere in pratica la sua parola significa diventare suo amico...ed essere amico di Gesu' non è da tutti...perche' quando Gesu' propone la sofferenza o la croce tutti scappano e corrono verso false illusini di vita...un caro saluto da Fernando.

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